ESTRATTI DI RECENSIONI

G. Rinaldi, Castelvetro, 1981, acquerello cm 36 x 48

Giorgio Rinaldi, docente di Materie letterarie è anche scrittore locale e pittore dal pennello sensibilissimo ed attento. (da F. Mantovi, " Il Panaro nell'arte del Rinaldi", in Il Resto del Carlino, Modena, 8 gennaio 1983. Riduz.).

G.Rinaldi, Veglia nella stalla, 1983, acquerello, cm 57 x 76

 

…[La spontaneità degli acquerelli] eseguiti dal Rinaldi non poteva sfuggire all'occhio attento del maestro di chiarità tonali Tino Pelloni, prodigo, in seguito, nel vigilare, sorreggere le tappe dell'artista. 
Soprattutto significativo nel suo linguaggio cromatico, lo scorrere di macchie e segni evanescenti, l'incedere di azzurri, di verdi attenuati [che si presentano] con la freschezza di musicali appunti,
(dalla recensione del prof. L. Bertacchini, andata in onda il 22/8/1984 -Gazzettino Emiliano Romagnolo- RAI TV).

G. Rinaldi, Gabicce, 1983, acquerello, cm 28 x 38 

G. R., nella sua versatilità, sfrutta diversi mezzi tecnici. Pur ancora vicino al figurativo, evidenzia una maturazione che lo guida ad esprimere con compiutezza il
suo mondo interiore, mediante un processo di essenzializzazione formale.
(da M. Donini, Note d'Arte, Bologna, 1984. Riduz.).

G. Rinaldi, Gatto dormiente, 1984, acquerello, cm 16 x 19 

…[Gli acquarelli del Rinaldi appaiono] delicati ed eleganti e la sua tavolozza chiara e poetica. (Riduz. da Nazario Boschini, Nuovo Modena Flash, 3 marzo 1985).

L'acquarello è il suo mezzo espressivo più congeniale, permettendogli di esprimere subito l'urgenza del sentimento, l'emozione felice e l'amore che prova soprattutto per la natura, che interpreta attraverso colori delicati e dal fascino sottile …."
(Riduz. da S. Prati, Catalogo, 1985, Grafiche STIG, Modena) 

G. Rinaldi, Venezia, 1984, acquerello, cm 25 x 35 

…La sua è una natura quasi sognante… e la sua pittura è lieve per felicità di tocco… 
(Michele Fuoco, Il Giornale di Modena, 6 marzo 1985).

… costruisce i suoi sogni su tela o su foglio di carta con un alfabeto dolce, ma di grande intensità…
(Rid. da Paola Corni, in "Il Comune Informa", per. dell'Amm. comun. di Spilamberto, n° 3, nov. '98).

Giorgio Rinaldi è anche scultore di bassorilievi in ceramica, sia acroma che a colori, alcuni dei quali si trovano presso enti pubblici…
(Riduz. da Redaz. Centro Studi di Vignola, I "Lambruschelli" di Rinaldi, in 33° Festa dei ciliegi in Fiore, Annuario 33° ediz. 2002, Tipogr. F.G. Savignano s.P., p. 233/234).

G. Rinaldi, Madonna che allatta, 1988, ceramica acroma,
cm 37 x
26

G. Rinaldi, Gatta che allatta, 1996, ceramica maiolica,
cm 28 x
42 

Anche il pittore modenese G. Rinaldi si pone in quella schiera di artisti che non persistono nell' uso di mezzi tradizionali, ma che cercano vie mai percorse … infatti, realizza opere che, proprio nel vino della sua terra natale, il Lambrusco, trovano preciso fondamento dell'azione espressiva. Pur non abbandonando la passione per l'acquerello, cui ancora si dedica, egli esegue opere denominate "vinarelli" o "lambruschelli", inconsuete formulazioni su carta trattata a mano che, comunque, conservano la freschezza, la luminosità e la trasparenza sfumata dell'acquerello classico. …(Riduz. da Enzo Dall'Ara, in Romagna - Corriere di Ravenna, 28 apr. 2004).

G. Rinaldi, Gioco di portici, 2001, vinarello, cm 56 x 76

…Il pittore si afferma in un poliedro tematico e tecnico di ampio respiro, in cui vengono talora coniugati simboli oggettivi del presente tecnologico con emblematici elementi [appartenenti all'antico passato] della cultura occidentale. Così, scaturiscono due realtà diacroniche che l' immaginario artistico giunge ad armonizzare in un parallelismo di dialettico confronto…" …(Riduz. da Enzo Dall'Ara, in Romagna - Corriere di Ravenna, 28 apr. 2004).

G. Rinaldi, Anfora attica e Ferrari, 2004, tecnica mista con vino su tela, cm 50 x 70